Review: Fallout 4

"Fallout 4" è l'ultimo capitolo dell'amato franchise, disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC. Sviluppato da Bethesda—lo studio dietro Skyrim—rimane fedele alla formula classica della serie, aggiungendo però qualche "ritocco" per ampliare il senso di libertà nella Zona Contaminata. Continuate a leggere la mia recensione completa e scoprite se vale la pena acquistarlo!

Fin dall'inizio, Fallout 4 ci ricorda che "la guerra non cambia mai". Questo nuovo capitolo risulta immediatamente familiare ai fan di Bethesda, immergendoci in una storia che riflette gli errori catastrofici dell'umanità attraverso ore di esplorazione in paesaggi quasi deserti.

Il gioco si apre in una Boston pre-apocalittica, un mix retrofuturistico di fascino anni '50 e tecnologia all'avanguardia, dove una pacifica riunione di famiglia viene improvvisamente sconvolta da una devastazione nucleare. Vesti i panni dell'unico sopravvissuto del Vault 111, che anni dopo emerge in un mondo devastato dalle radiazioni, brulicante di mutanti e del meglio e del peggio dell'umanità. Da quel momento in poi, sei libero di tracciare la tua strada attraverso il Commonwealth.

Uno dei punti di forza di Fallout 4 è il suo sconfinato mondo aperto. Fuori dal Vault 111 si può esplorare liberamente, con restrizioni minime e innumerevoli attività secondarie che vanno oltre la missione principale, aggiungendo una gradita spontaneità all'esperienza.

La storia si dipana a frammenti e, fedele alla sua forma, gran parte di essa dipende da ciò che si crea scoprendo nuovi luoghi e incontrando sopravvissuti. Tuttavia, la ruota dei dialoghi – pensata per guidare la narrazione – può apparire limitata, offrendo solo una manciata di risposte generiche. Tuttavia, il flusso naturale degli eventi spesso compensa questo inconveniente, permettendo di vedere chiaramente l'impatto delle proprie scelte.

Il combattimento in Fallout 4 è ancora più raffinato, con eccellenti aggiunte, in particolare la personalizzazione completa sia dell'equipaggiamento che dell'armatura atomica. Tutto viene creato con rottami e materiali che si trovano sulla mappa, quindi anche il più piccolo oggetto può rivelarsi utile anziché limitarsi a riempire l'inventario.

Lo strumento di creazione dei personaggi offre una flessibilità senza precedenti, che ricorda quella di The Sims, permettendo di modificare ogni tratto del viso, aggiungere cicatrici, imperfezioni e altro ancora. Purtroppo, sebbene i volti abbiano subito un importante restyling, i modelli del corpo presentano ancora alcune delle proporzioni bizzarre tipiche di Bethesda.

Dal punto di vista visivo, Fallout 4 colpisce con un mondo vivo e pulsante, i cui ambienti si evolvono nel tempo. Eppure, nonostante questi paesaggi dettagliati, le texture dei personaggi e dei PNG non sono migliorate molto rispetto a Fallout 3. Nel complesso è un gioco bellissimo, ma non si può fare a meno di desiderare un po' più di rifinitura, considerando l'hardware odierno.

Un punto a favore importante è la completa localizzazione in portoghese (menu, sottotitoli e interfaccia), che rende la navigazione dei sistemi di crafting e dei dialoghi molto più fluida per chi non parla inglese. Anche la colonna sonora merita una menzione speciale, con classici degli anni '50 e '60 (Bob Crosby, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, ecc.) ascoltati dalle stazioni radio del gioco.

Purtroppo, i famigerati bug di Bethesda persistono, da esilaranti gaffe di fisica a frustranti crash, soprattutto se ci si affida al salvataggio automatico. Sebbene la maggior parte di essi verrà risolta con patch future, l'attesa di quell'aggiornamento può mettere a dura prova la pazienza più delle scorie radioattive stesse.